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COME LE FOGLIE Aliante BTF/AMS 2010 ITA

Fa una certa impressione parlare di un esordio discografico nel 2010 e scoprire che le origini del gruppo autore dell’album risalgono addirittura al 1968. Evidentemente la voglia di fare musica non conosce limiti temporali, soprattutto se ci sono le giuste motivazioni e se queste sono essenzialmente la voglia di divertirsi e la necessità di riaprire un discorso lasciato in sospeso da quaranta anni.
Come le Foglie, legati al prog più che altro per aver aperto nei tempi d’oro i concerti di PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Battiato, Sorrenti, Osanna e Curved Air, in realtà proponevano (e propongono) suoni West Coast fatti soprattutto di chitarre acustiche, armonizzazioni vocali e testi basati sempre una storia, con uno stile languido e rilassato e una punta di malinconia che emerge sovente durante l’ascolto. Dei tre componenti originali, Giancarlo Galli, Attilio Zanchi e Claudio Lugli, i quali durante le esibizioni si facevano spesso accompagnare da altri musicisti, il solo Zanchi ha continuato a lavorare nel mondo della musica ad alti livelli, diventando un famoso jazzista, nonché apprezzato insegnante. Lo spunto per la riunione nasce nel 2005, in seguito ad un’intervista da parte dello scrittore Giordano Casiraghi, in occasione della realizzazione del libro “Anni 70 – Generazione Rock”, per la cui presentazione fu organizzato un concerto al quale i Come le Foglie presero parte. La riuscita dell’operazione e la constatazione che l’intesa era ancora presente, furono la prima tappa di una serie di eventi che hanno portato alla realizzazione di “Aliante”.
L’album, accompagnato da un artwork molto colorato e psichedelico, è diviso in due parti, la prima delle quali è costituita da nuovi arrangiamenti di vecchie composizioni alternati a brani completamente nuovi, l’altra è realizzata assemblando il meglio di registrazioni risalenti ai primi anni ’70, effettuate a scopo promozionale ma mai pubblicate in precedenza, se si eccettua un cd non ufficiale. Dal punto di vista musicale, il tempo sembra non essere passato, nonostante l’evidente maggiore modernità del materiale recente. Volendo fare un paragone tra le due parti, però, la prima appare di maggiore qualità. Una certa differenza, infatti c’è, e si sente, soprattutto per ciò che riguarda la cura nella costruzione delle canzoni e nella maggiore professionalità degli arrangiamenti, ma è bene puntualizzare che le vecchie registrazioni, come ricordano gli stessi componenti, danno solo un’idea approssimativa di quello che doveva essere il sound della band nei primi anni ’70, quando i Come le Foglie ebbero addirittura la possibilità di suonare per i locali dell’Inghilterra. L’episodio in questione viene ricordato nel brano iniziale, “Ali”, uno dei pochi brani “elettrici” del disco, il cui testo è un concentrato di nostalgia per i vecchi tempi avventurosi ed un modo per raccontare in musica la riunione del gruppo. “Aliante” prosegue tra canzoni malinconiche, ballate rilassate guidate da percussioni leggere, chitarre acustiche ed elettriche che tessono linee melodiche liquide e inebrianti. Si tratta di canzoni dalla struttura semplice, a volte arricchite da un sitar, dal contrabbasso o da strumenti ad arco, con un sapore psichedelico floreale o leggermente acido a stemperare un mood cantautoriale di classe, ed un risultato che fa venire la voglia di imbracciare una chitarra e imparare le canzoni per stupire gli amici durante un’euforica festicciola. Molto belle in questo senso “L’Aliante”, “Cara Milano” e “Gloria e il Pilota”, mentre “Realtà” e “Isola di Hydra” presentano strutture e arrangiamenti più complessi. Valide anche le vecchie composizioni, nelle quali le influenze folk si fanno più evidenti, mentre a rimpolpare il tutto ci pensano una cover di Neil Young (“Birds”) e un omaggio a James Taylor.
E’ difficile che non possa piacere un disco come questo, fuori dal tempo e capace di trasmettere emozioni. Forse si sarebbe potuta completare l’opera di rielaborazione dei vecchi brani per rendere più omogeneo il tutto, ma anche la decisione di offrire uno spaccato di come suonavano i “Come le Foglie” tanti anni fa ha il suo significato. Non ha importanza in fondo, lasciatevi pure trasportare dalla musica e dalle storie di “Aliante”, difficilmente resterete delusi.


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Nicola Sulas

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