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CIVICO 23 Siero progressivo Lizard Records 2013 ITA

Un'altra giovane band romana si affaccia al multiforme universo prog con l’album “Siero progressivo”: i Civico 23. Già il titolo del lavoro è indicativo delle intenzione dei sei ragazzi che infatti definiscono la loro musica “neWintage” intendendo (ed in parte riuscendovi) riproporre, con strumentazione ed arrangiamenti moderni, il suono più tipico degli anni ’70. Il tutto incrociato di frequente con del sano e robusto hard rock.
Con liriche (rigorosamente in italiano, che narrano di menestrelli, draghi, pianeti, pirati….) piuttosto dirette e graffianti ed una certa attitudine “live” che contraddistingue quasi tutti i brani, i Civico 23 ci inondano di riff decisi di chitarra elettrica (Daniel Parisi, mentre Federico Cianfarra è alla ritmica) e ritmi robusti (Lorenzo Gaudino al basso e Francesco Cossio alla batteria) come ne “I 7 angeli”.
Non mancano episodi più ricercati come “Delirio ad occhi chiusi” che, malgrado l’impronta heavy, ci regala anche una bella introduzione al pianoforte (Simone Mastrodonato) e qualche sporadico intervento dell’organo. Di notevole impronta “purpleiana” è “Umida cenere”, uno dei brani più in vista.
Dopo un breve brano recitato (“Menestrello”), parte “Il cavaliere illuso”. Inizio incalzante a ricordare i “Fiaba”, un notevole inserto strumentale in cui si alternano organo e chitarra elettrica (“Daniel alla chitarra…”) ed un veloce finale.
“Paura infinita” è un omaggio ai Dream Theather, ma la scelta (?) di rendere il brano molto “live” penalizza non poco il pezzo, che forse necessitava di maggior cura in fase di registrazione.
C’è spazio anche per una bella minisuite: ”L’ultimo grido di Galeria”. Quasi cantautoriale l’inizio con “Joe” Galatone a cantare le prime strofe, poi il brano prende vigore con la solita ritmica serrata che ben presto lascia il passo al pianoforte e ad un lungo sprazzo di fluttuante (ed atipico, almeno per il gruppo) space-rock.
Un discreto esordio quello dei Civico 23. Qualche perplessità lasciano a volte le liriche e qualche costruzione strumentale che va a ripetersi, tra i segni positivi senz’altro l’energia sprigionata dalla band ed il bel suono “dal vivo”. Li aspettiamo comunque con curiosità alle prossime prove.
Per ora….”Progressive” per i Civico 23.


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Valentino Butti

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