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DRAKKAR Quest for glory Dragonheart 1998 ITA

I Drakkar, quattro esordienti che hanno già bruciato le tappe, visto che sono stati l'unica band italiana a suonare al Monsters of Rock '98, propongono un power metal di buona caratura le cui paternità putative sono evidenti da discernere, forse anche troppo: riffs e sonorità ricordano i primi, veri Iron Maiden, mentre le potenti e veloci cavalcate, sostenute dai cori e dalla doppia cassa, rimandano agli Helloween ed altri gruppi tedeschi similari; qualche passaggio più epico mi ha poi fatto tornare alla mente i Savatage. Il quantitativo di prog è in effetti bassino: le tastiere (suonate da un membro esterno) si limitano a funzioni atmosferiche e di rifinitura, eppoi le tracks, che pur raggiungono lunghezze notevoli, sembrano seguire uno schema predefinito, in cui ad un'intro acustico-effettistica fa seguito un poderoso tema per chitarra. La sensazione è dunque che il gruppo, capace di appassionare, abbia i numeri e le capacità per osare di più sotto l'aspetto compositivo, ma si tenga a freno e non lo faccia.

 

Francesco Fabbri

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