Se amate i vecchi Marillion, gli Arena, i Pallas, gli IQ eccetera, fatevi avanti! Questo cd è un condensato distillato della migliore musica per le vostre orecchie!!! Dopo il periodo dei tributi adesso pare esserci la moda dei supergruppi (messi insieme più o meno artificiosamente): la Magna Carta ne sa qualcosa e questa pare essere la decisa risposta che la vecchia Gran Bretagna sa dare. Il set dei partecipanti annovera gente di livello come Don Airey e John Wetton, poi i vari Clive Nolan, Martin Orford, Nick Barrett, Karl Groom, Mick Pointer, John Jowitt... tutti uniti a portare il proprio piccolo o grande mattoncino per la costruzione di quest'album che, oltre a colpire l'immaginazione appunto per i nomi che vi partecipano, sa mantener fede alle promesse. Ciò che avreste voluto dai gruppi cui appartengono i musicisti succitati e non avete mai osato chiedere, un concept album che si snoda per quasi 70 minuti tra atmosfere possenti, sinfoniche e pompose, qualche forzatura e annacquatura, e un finale da cardiopalmo. Sì, gli Arena sono il gruppo più facilmente paragonabile al risultato finale che possiamo ascoltare, ma questo sarebbe senza dubbio il loro migliore album, sicuramente più rock, più convincente nelle sue fasi più tirate, meno dispersivo nei momenti più delicati e melodici, quei momenti di pausa che servono a tirare il fiato e servono altresì ad impreziosire l'ascolto del cd; ascolto che, inutile dirlo, avviene tutto d'un fiato.