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DARJEELING L'envers du décor Autoprod. 2006 FRA

Progressive metal cantato in francese, senza tastiere, suonato da un gruppo con un nome che ricorda una profumatissima bustina di the. Ecco in sintesi quello che vi aspetta nell'ipotesi che voleste collocare il CD di esordio di questo gruppo nel lettore. In realtà il discorso non è così riduttivo e, per quanto poco allettante possa suonarvi in prima istanza la proposta, dobbiamo riconoscere che questo gruppo ha i suoi aspetti interessanti. I suoni si basano su riff potenti di chitarra, spesso distorti, con qualche accento orientaleggiante, la batteria ha un timbro molto attutito, e su tutti spicca la voce di Eric Pariche che possiede quei tipici tratti istrionici tipici dei cantanti francesi, con una bella estensione e passaggi repentini da registri urlati, recitati, a tonalità più profonde. Ecco forse l'elemento di maggior carattere del gruppo: bisogna ammettere che Eric ci sa fare. Le tastiere, lo abbiamo già detto, non esistono ed il gruppo sceglie invece, per arricchire un minimo il sound, i sequencer, usati comunque sporadicamente, giusto per aggiungere qualche effetto di sfondo. Mancano assoli e dimostrazioni di virtuosismo e le canzoni si basano soprattutto sull'impatto sonoro complessivo e sulla performance del cantante. Altro elemento di merito va ricercato nella produzione, abbastanza ben curata, con suoni netti e puliti. Non so in effetti se si possa veramente parlare di progressive, anche di striscio, sta di fatto che al gruppo piace molto questo termine che usa per qualificare la propria musica: quanta confusione al mondo!

 

Jessica Attene

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