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D-ZAKORD / ERIK BARON De futura (Hiroshima) Musea 2007 FRA

Sei bassisti. Sei chitarristi. Un batterista. Una passione sfegatata per i Magma. Tanta violenza in stile zeuhl. Una composizione storica: “De Futura”. Non so quanti di voi sono scappati via intimoriti dopo quest’inizio e quanti sono tornati a rileggere la recensione dopo essersi fiondati ad acquistare questo disco. Perché chiunque ami le avventure musicali kobaiane farebbe bene a non lasciarselo assolutamente sfuggire. Passiamo alle presentazioni: Erik Baron è un musicista di Bordeaux che guida col suo basso il gruppo DésAccordes, per l’occasione ribattezzato D-Zakord, e “De Futura (Hiroshima)” è il terzo album della band. Fondamentalmente si tratta di un cd incentrato sulla mitica “De Futura”, opera di Jannick Top che occupava l’intero lato B dell’album “Udu Wudu” dei Magma, datato 1976. La composizione è qui rivisitata e arrangiata in oltre ventotto minuti di potenza granitica guidata da ritmi particolarmente vigorosi e vertiginosi, dalle pulsazioni dei bassi e dalle acute “voci” chitarristiche. E’ inoltre suddivisa in due, con un break dopo quasi tredici minuti, una sorta di interludio atmosferico di oltre quattro minuti, intitolato “Le drone du Milieu”, che ci fa rifiatare un attimo, prima della devastante seconda parte. Un altro brano firmato Top è presente sul cd e reinterpretato dai D-Zakord a loro modo, in un sound pesante e atmosferico: si tratta di “La musique des sphères”, che ben si presta a rielaborazioni. A completare il tutto “Pandora” e De profundis”, che rispettivamente aprono e chiudono il lavoro con una sorta di “Ambient” elettronica, moderna ed opprimente. Ossessivo, teso, soffocante, energico, adrenalinico, potente, prepotente, esplosivo, magmatico… Sono tutti aggettivi che ben si addicono a questo lavoro di pregevolissima fattura. Che altro c’è da dire? Ricorderei che il missaggio è curato da Thierry Payssan dei Minimum Vital e che l’alta qualità del suono e della registrazione è un altro punto forte di quest’album imperdibile per gli appassionati di zeuhl. Da ascoltare a volume alto. Anzi altissimo!

 

Peppe di Spirito

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