A volte una bella copertina può spingere ad acquistare un album alla cieca. Gli americani Dave Corp di sicuro non hanno pensato a questo, oppure non gli importa molto delle vendite, visto che non credo siano in molti che possano essere attratti da una copertina in cui campeggiano delle mutande sporche stese. Impatto non certo esaltante… Ma quando si passa alla musica è tutta un’altra storia! Già, perché questo trio (Dave Archer alle tastiere, Mr. Grin al basso e Matt Hankle alla batteria) si cimenta in un jazz-rock progressivo di eccellente fattura. Il più delle volte siamo di fronte a composizioni abbastanza aggressive, con ritmi potenti e tastiere dai timbri un po’ sporchi, eppure non si perde mai la raffinatezza del jazz. In pratica, i Dave Corp hanno tutto dalla loro: tecnica, passione, fantasia, feeling. E in poco più di quaranta minuti danno un saggio di classe di altissimo livello. Sono essi stessi a citare i più svariati punti di riferimento: Miles Davis, King Crimson, ma anche Nine Inch Nails, Stevie Wonder, Van Halen, Medeski Martin and Wood. Ma non temete! Non si tratta di uno di quei prodotti autocompiacenti che vedono una musica suonata a velocità supersonica, in cui gli strumenti vanno a ruota libera e in cui le troppe influenze vengono esibite con confusione. La band sa miscelare i vari stili, sa mantenere una base di jazz-rock molto coinvolgente e trascinante, sa quando premere sull’acceleratore e quando è il momento di rifiatare. In sei brani strumentali mette una mole di idee impressionante e l’invidiabile tecnica di base dei musicisti è messa al servizio di composizioni agili che si lasciano ascoltare senza difficoltà. Non ci vogliono grossi sforzi, ma basta semplicemente avere un minimo di mentalità aperta per restare pienamente soddisfatti da un disco del genere.