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DEJA-VU (NOR) |
Between the leaves |
Research Rec. |
1995 |
NOR |
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Nel 1975, mentre molti dei gruppi del movimento progressivo percorrevano la strada degli eccessi autodistruttivi, una piccola e misconosciuta band svedese calcava le scene del proprio paese senza lasciare traccia vinilica della propria esistenza. L'avverso destino volle infatti che nonostante la band avesse pubblicato dei demo/LP da diffondere per potere suonare dal vivo, dopo appena tre esibizioni live, i Déjà-vu si sciolsero per cadere nell'oblio più completo. E' grazie a questa edizione laser, che onestamente non possiamo definire una ristampa, che possiamo apprezzare il valido lavoro svolto da questo quintetto svedese. In netta contrapposizione alle sfarzose e aristocratiche atmosfere che i grandi gruppi proponevano con successo in quel periodo (Genesis, Yes, EL&P, ecc.), i Déjà-vu elaboravano invece un essenziale pop-progressivo dal fascino decisamente accattivante. Probabili punti di riferimento, per chi cercasse degli epigoni, possono essere considerati gli inglesi Fruupp o gli australiani Sebastian Hardie, seppur con la notevole differenza che i Déjà-vu propongono melodie meno spensierate e a tratti più grezze che sono influenzate dal rock-blues dei primissimi anni '70, associato ad alcune espressioni tipicamente fusion. E' questo un lavoro che si fa pienamente apprezzare nella sua esemplare essenzialità, e che non lascia spazi ad alcuna cervellotica elaborazione melodico-sonora, che molte band del periodo erano solite proporre (più per la forza inerziale della primigenia scintilla creativa che per reale convinzione) in un mondo musicale completamente cambiato.
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Giovanni Baldi
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