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ROSE MARIE DENISE DOBLIES - JEAN-CHRISTOPHE ALLIER La rosée Musea/Dreaming 2008 SVI/FRA

Questo disco vede protagonista un duo alle prese con un lavoro decisamente inusuale e fuori dagli schemi. Da una parte troviamo Rose Marie Denise Doblies, svizzera, cantante, compositrice, attrice, poetessa e fotografa, che in “La rosée” presta la sua ugola in un’esibizione che unisce opera e avanguardia. Poi c’è Jean-Christophe Allier, tastierista francese in scena dai primissimi anni ‘80, con all’attivo alcuni dischi vicini alla new-age. L’incontro tra queste due personalità ha fatto nascere il progetto di un album che è stato registrato in diverse sessions incentrate sull’improvvisazione. Il risultato finale è questo “La rosèe”, che vede in primo piano il canto della Doblies, che con uno stile particolarissimo cerca soluzioni ardite, a volte sperimentando, a volte avvicinandosi alla musica lirica, a volte, ancora, recitando. Allier accompagna la vocalist con tappeti di tastiere d’atmosfera, oppure creando ritmi elettronici leggeri ed ipnotici. Bisogna concentrarsi attentamente per seguire al meglio le evoluzioni presenti su questo album ed è difficile inquadrare punti di riferimento precisi per farvi capire a cosa si va incontro nel momento in cui parte l’ascolto. Potremmo paragonare il duo ai Dead Can Dance, ma in una versione molto più scarna, che perde quell’aura evocativa, carica di magia e di ispirazione medievale che caratterizza il gruppo australiano. Qui il sound è decisamente più essenziale, più avant-garde, più opprimente e difficile da seguire. La proposta è sicuramente stravagante e si riscontra una certa originalità, ma risulta anche alquanto pesante…

 

Peppe Di Spirito

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