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DECORYAH Fall-dark waters Metal Blade 1996 FIN

Prosegue la navigazione musicale del gruppo finlandese con nuove ed introspettive cascate dark-sinfoniche. Dopo la dolorosa defezione del keyboards wizard Jonne Valtonen, ridotto al rango di semplice session musician, il terzetto nordico, ripropone nell'ultimo "Fall-dark waters" quel sound arioso ed oscuro, magicamente incastonato nell'ottimo album di debutto. L'indirizzo della band non muta orientamento: le nove tracce contenute nel nuovo lavoro muovono sugli stessi delicati equilibri che avevano reso grande il precedente "Wisdom floats". Tuttavia, benché si possa godere di una migliore e più professionale registrazione, il risultato finale è leggermente inferiore alle attese. Si ha coma l'impressione che i Decoryah non siano stati in grado di oltrepassare i loro tradizionali spazi creativi: certo è sempre una grande sinfonia dark progressiva, ma non vi è alcun arricchimento sonico e, addirittura, è venuto meno quel contraltare chitarristico che costituiva uno dei punti di forza del gruppo. Sicuramente, "Some drops beyond the essence", "Endless is the stream" e "Gloria Absurdiah" sono grandi brani. La finale "She wept in the woods" è peraltro, senza esagerare, un piccolo capolavoro. In sostanza i Decoryah rimangono un validissimo ensemble, però un po' di magia si è persa....

 

Fabrizio Masia & Paolo Rondoni

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DECORYAH Wìsdom floats 1994 

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