Home
 
DANAE Medusa Viajero Inmovil 2013 ARG

I Danae sono un gruppo argentino formatosi alla fine degli anni 70 nella città di Rosario che, dopo aver girato e suonato in svariati club della nazione sudamericana senza grandi risultati, decide di sciogliersi alla fine degli anni novanta non lasciando nessuna registrazione ufficiale. Passata una decina di anni, il gruppo ci riprova mettendo nel loro primo CD, uscito nel 2004, molto del materiale provato all’inizio della propria carriera. Quello che ho tra le mani rappresenta la seconda uscita ufficiale dei Danae e, tutto sommato, risulta essere un dischetto molto piacevole pur non inventando (come la maggior parte delle cose che escono) niente di nuovo.
Il gruppo di Rosario propone esclusivamente brani strumentali che hanno come punti di riferimento principalmente Rush, Led Zeppelin, i loro più famosi conterranei Crucis e (soprattutto per gli intrecci chitarristici) qualcosa dei primi Iron Maiden. Musica molto potente, quindi, incentrata sulle due chitarre di Pablo e Marcelo Lopez e su una sezione ritmica sempre precisa e martellante (Willi Torres al basso e Roberto Ferraris alla batteria), senza quasi mai, però, sfociare nell’hard rock e nel metal.
L’assenza di tastiere e la preponderanza della chitarra elettrica potrebbe far pensare che il rock progressive sia lontano dalle corde del gruppo; in realtà i giochi sonori inventati da Pablo e Marcelo Lopez fanno dimenticare l’assenza dei tasti bianchi e neri, riuscendo a creare atmosfere sonore veramente piacevoli e ricche di atmosfera.
Tra i brani più significativi del CD, possiamo menzionare “Aproximación”, dove vengono messi in tavola tutti i punti di forza del quartetto argentino. ”Fuego Cruzado”, forse l’unico pezzo del CD che potremmo avvicinare ai territori prog metal ma con la classe e l’esperienza che viene fuori dall’età media dei componenti del gruppo, e “Medusa”, title track e degna apertura sonora per questo disco.
Il pezzo per i miei gusti più significativo rimane comunque “Los siete estados” dove l’influenza dei Rush primo periodo esce fuori in tutta la sua forza, soprattutto per la chitarra che sembra suonata da Alex Lifeson come ospite.
Un commento alla bellissima copertina creata da Felipe Abel Surkan e alla confezione (molto elegante come tutte quelle della Viajero Immovil) è d’obbligo, ed è la giusta cornice per un tipo di musica potente e di classe nello stesso tempo.
La scena sudamericana riserva sempre gradevoli sorprese per il panorama rock progressivo, questi Danae sono una di quelle.


Bookmark and Share
 

Antonio Piacentini

Italian
English