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EPILOGUE |
Hide |
Cyclops |
1994 |
UK |
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Dopo l'uscita dell'interessante demo-tape intitolato "The killing time", tutti noi aspettavamo con grande interesse il primo lavoro degli inglesi EPILOGUE. E invece ci troviamo di fronte a 62 minuti di musica in cui spesso arrangiamenti e battute sembrano disperatamente cercare la linea del pop e della canzonetta melensa di facile presa. Eppure la Cyclops non è certo etichetta da imporre alcuna pressione discografica; allora come spiegare l'esistenza di pezzi commerciali e sdolcinati come "Living a lie" o "Swords and knives"? Un album quindi sostanzialmente deludente rispetto soprattutto a quello che ci si aspettava. Cerchiamo allora con la lanternina i poche episodi positivi... Salviamo: 1) l'atmosfera della title track 2) "Wheel of love", un interessante crescendo che improvvisamente finisce (perché?) 3) la stupenda "In the city" che davvero ci lascia interdetti facendoci intuire di quale altra pasta possa essere fatta la musica di questa giovane band 4) "Matthew" che ci regala qualcosa di nuovo 5) la dolce "Into the clock". La band rimane comunque a mio avviso in grado di produrre musica di fattura migliore se non altro per ciò che avevamo intrasentito nel demo. Voglio anche spendere una parola per la bella voce di Shaun Lowe, duttile e generalmente accattivante. Asprus in fundus, oserei lanciare un concorso intitolato "la peggior copertina dell'anno" per vedere se "Hide" riesce, ahimé, a vincere anche questo premio.
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Emiliano Di Stasio
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