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ELEPHANT & CASTLE |
The green one |
Ugum |
1991 |
FRA |
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Nonostante il toponimo londinese che si è scelto per nome, il gruppo è francese. La lingua d'espressione è pure inglese, ma sarebbe meglio che non lo fosse, dato il forte accento del cantante Steinberger. La qualità musicale è sicuramente differente: le sei canzoni che compongono questo mini-CD (27 min.) gravitano attorno a un Prog stile IQ più lineari, intessuto però di sonorità esterne al genere, tra cui posso elencare il pop inglese ed i Cure. "Mamma mia, che polpettone!" starete pensando. Ciò è vero solo in parte. In effetti il risultato non è dei migliori che un Prog fan si possa aspettare, eccettuati "The bends", il pezzo migliore basato su un duetto tastiere / chitarra, e "Between now and then", commerciale ma apprezzabile. Gli altri titoli presentano soluzioni musicali non proprio azzeccate e ritornelli piuttosto scontati. Menzione particolare anche per la conclusiva "The game of the goose" che almeno a tratti si fa un po' più audace, alternando momenti acustici ad altri più sostenuti. Come detto, non è tutto negativo: se l'album d'esordio ha parzialmente fallito gli intenti, gli E&C hanno comunque imboccato una delle possibili vie (non la migliore forse...) verso il Prog dei '90. Diamo loro il beneficio della riprova.
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Alberto Nucci
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