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EDITION SPECIALE |
Aliquante |
RCA |
1977 (Musea 2004) |
FRA |
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Per quanto siano stati inseriti nella scena jazz rock francese, gli Edition Speciale degli inizi appartenevano più al genere pop-rock, seppur contaminato da interessanti aperture funk-jazz progressive... in realtà è dal secondo album "Aliquante", pubblicato nel 1977 e ristampato per la prima volta in cd dalla Musea, che gli Edition Speciale hanno incominciato ad operare in un ambito realmente jazz. L'arrivo del nuovo ed eccellente batterista Alain Gouillard ha determinato una decisa sterzata verso uno stile più elaborato e tecnico, meno legato alla forma canzone. Il termine che dà il nome al secondo album degli E.D. sta ad indicare un concetto di ritmo estremamente frenetico e complesso, un concetto che ben si adatta allo spirito che muove le composizioni degli Edition Speciale. Disco in gran parte strumentale, "Aliquante" si muove nel giro dei grandi nomi jazz-rock dell'epoca, come Mahavishnu Orchestra, lo Jan Hammer solista, Brand X e Return To Forever: il gusto per gli arrangiamenti intricati, le progressioni soliste e gli incessanti dialoghi strumentali ad opera della tastierista Ann Ballester e del chitarrista Marius Lorenzini, vaghi richiami progressive ed esotici, queste sono le caratteristiche del nuovo corso intrapreso dagli Edition Speciale, un percorso musicale che si concluderà nel 1978 con il loro successivo ed ultimo lavoro, "Horizon Digital". Al di là degli eccessi strumentali sulla soglia di un manierismo logorroico e sconclusionato, "Aliquante" è un disco che si fa piacere senza grossi sforzi... anzi, nel suo genere, pur essendo un'opera minore, "Aliquante" può essere considerato un lavoro essenziale da avere ed ascoltare senza indugio.
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Giovanni Carta
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