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EPSILON INDI The stolen silence Epsilon 1994 ITA

Come si afferma nel massiccio libro di presentazione/rassegna stampa allegato al disco, "Il CD non è altro che una tessera nel mosaico che si concretizzerà con la messa in scena dell'omonimo spettacolo". In effetti la musica che l'ensemble romano offre può essere definita musica teatrale, come ben sanno coloro che hanno già avuto modo apprezzare dal vivo qualcuna delle loro rappresentazioni multimediali (come si suol dire). La caratura artistica dei musicisti coinvolti è senz'altro di prim'ordine: basti pensare a Fabio Palmieri, membro fondatore degli Ezra Winston o a Sandro Bruno, già crafty guitarist al seguito di Fripp, o anche all'ex tastierista dei Selena Moor, Armando Rossetti. Non si tratta però di un vero e proprio gruppo, bensì di un progetto aperto, in cui numerosi musicisti si susseguono nell'interpretazione dei vari brani... pardon... episodi, in cui si suddivide l'opera. Musica eterea, senza strappi né ascese, con rarissime accelerazioni; cori di archi (veri archi, non Mellotron!) si alternano ad arpeggi di chitarra e ad assoli quasi silenziosi di tastiere per un risultato che non sempre ha qualcosa del Progressive. Il CD effettivamente non è di quelli che possono offrire qualcosa d'interessante a tutti i lettori di Arlequins, siamo obiettivi; gli appassionati di new age potrebbero trovarlo più incline alle proprie abitudini musicali: mettersi seduti, cuffie alle orecchie, telefono staccato e via. Nonostante ciò, vi invito a rischiare (rischiare?), nonché a cercare di vedere uno spettacolo dal vivo del gruppo: solo così, infatti, potrete apprezzare appieno ciò che gli EI sanno offrire.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

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