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EDHELS Astro logical Musea 1991 MON

Non ci vuole un grosso sforzo di fantasia per accorgersi che questo terzo album dei monegaschi Edhels è un concept album. Basta guardare l'elenco dei brani: ne sono presenti 12, ognuno col nome di un segno zodiacale. In base a cosa venga associata la musica (solo strumentale) ad un dato segno, questo per me è un mistero: ognuno, comunque, può ascoltare il brano relativo al proprio e decidere se ci si riconosce o meno (che assurdità sto dicendo...?). Pubblicato 4 anni dopo rispetto all'ultimo lavoro intitolato "Still dream", il presente album non fa rilevare eccessivi mutamenti di stile, imperniato quest'ultimo su un'ottima chitarra, talvolta frippiana (grande l'influenza dei King Crimson), talvolta hackettiana. Pur risultando tutt'altro che brutto, il disco, così come il suo predecessore di 4 anni prima, non raggiunge secondo me i livelli dell'opera d'esordio "Oriental Christmas": la scelta di proseguire come band strumentale limita non poco le possibilità dell'ascoltatore di apprezzare appieno la musica degli Edhels.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

EDHELS Angel's promise 1997 

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