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EPIDAURUS |
Endangered |
Penner |
1995 |
GER |
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A quasi 20 anni da quello che sino ad oggi era il loro unico disco - lo storico e stupendo "Earthly paradise" - si riformano i tedeschi EPIDAURUS. Lo fanno con un CD che solo parzialmente può dirsi nuovo, essendo costituito da canzoni scritte nel 1978, un anno dopo l'esordio, ma riarrangiate e incise oggi. La formazione è rimasta pressoché identica, ad esser cambiato è semmai lo stile del gruppo, orientato verso un easy listening di chiara impronta sinfonica, ma lontano dal prog così come lo si intende comunemente. Mi spiego: soltanto i primi tre brani ("Intro", "Tonight" e "October 1919") possono dirsi in linea con il genere di musica trattato da Arlequins. Il resto di "Endangered" presenta un pop-rock di facile presa, ben costruito, curatissimo, con arrangiamenti sinfonici sicuramente più che apprezzabili, ma tutto ciò non basta a farne un lavoro di progressive. Che dire? Il CD nel suo genere è anche bellissimo, in quanto realizzato da artisti dotati di una classe comunque superiore alla media; le tastiere di Gunther Henne e Gerd Linke non hanno certo perso il loro tocco magico e la voce di Christiane Wand è sempre straordinaria, addirittura migliorata (la si ascolti nelle splendide "Take me back" e "Without you"), semmai è il songwriting che, come detto, potrebbe lasciare perplesso l'ascoltatore. In ogni caso non aspettatevi il seguito di "Earthly paradise".
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Davide Arecco
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