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EDENSONG The fruit fallen autoprod. 2008 USA

Il cd di debutto degli Edensong lancia nel panorama progressive un nuovo nome, quello di James Byron Schoen. Questo cantante-chitarrista statunitense ha scritto la musica e i testi di “The fruit fallen”, album di settanta minuti, che si presta a diverse considerazioni. Oltre a Schoen, il gruppo è formato da altri sei musicisti impegnati alla batteria, al basso, al violino, al flauto, al piano e all’organo, ma numerosi ospiti arricchiscono il lavoro con svariati altri strumenti. La proposta di Schoen sembra spaziare, senza troppi compromessi, dal prog sinfonico al folk-rock, spingendosi in diversi frangenti anche verso il versante metal. Le composizioni prevedono sempre situazioni acustiche, con chitarra ben presente, ma anche con intriganti inserimenti di flauto, violoncello, tablas e percussioni varie che talvolta spingono verso atmosfere più particolari e stravaganti. Uno dei brani più emblematici per capire la proposta degli Edensong è “The baptism”, nei cui sei minuti e mezzo incontriamo una prima parte elegante, dai toni acustici e malinconici, per arrivare poi ad un finale molto potente, in cui ruggisce una chitarra metal. Diverse le influenze ravvisabili: Genesis e Yes in primis, quando il percorso è classicheggiante e romantico, ma anche per dei momenti in cui la chitarra rievoca la raffinatezza di Anthony Phillips e Steve Howe. Quando gli Edensong spingono invece sull’acceleratore, con riff aggressivi ed indurendo il sound diventa impossibile non pensare ai Kansas o ai Dream Theater. Questa minestra piena di ingredienti può anche ricordare gli esordi degli Spock’s Beard ed è presentata con una certa efficacia. Non sempre i contrasti estremi con cui si passa da spunti molto delicati a sferzate più robuste ed impetuose convincono al 100% e viene da pensare che un maggiore equilibrio gioverebbe, ma non mancano composizioni particolarmente riuscite come dimostra la conclusiva “The reunion”, magicamente sinfonica. Dovendo dare un giudizio finale, accogliamo sicuramente in maniera positiva l’esordio degli Edensong, che mostrano passione e voglia di stupire, ma che necessitano comunque di qualche piccolo accorgimento che possa permettere a Schoen e compagni di raggiungere uno stile maggiormente definito.

 

Peppe Di Spirito

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