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ERRATA CORRIGE Siegfried, il drago e altre storie (ed. 2015) Black Widow 2015 ITA

Di sicuro “Siegfried, il drago e altre storie” dei torinesi Errata Corrige, non si avvicina ai livelli dei capolavori del prog italiano firmati da PFM, Banco, Area, Orme, Balletto di Bronzo, Osanna, ecc. Ma allo stesso tempo questo album ha sempre meritato attenzione per la buonissima qualità della musica in esso contenuta. Uscito nel 1976, quando molto era già stato detto, in tiratura limitata e diventato ben presto materiale da collezionismo, questo LP è stato poi riscoperto con le ristampe e viene puntualmente citato quando si parla ad ampio raggio del prog della nostra penisola. A quasi quaranta anni di distanza Mike Abate (chitarre e voce), Marco Cimino (tastiere, flauto e voce), Gianni Cremona (basso, chitarre acustiche, voce) e Guido Giovine (batteria, percussioni e voce) si sono dati appuntamento negli studi Officina Sonora di Torino per un’operazione magari non originale, ma sentita dai musicisti e che comunque ha dato buoni frutti, quella di riregistrare “Siegfried, il drago e altre storie”. Questa nuova produzione è resa disponibile dalla Black Widow, in una confezione vinyl-replica, con nuova copertina e con un DVD allegato che ci mostra gli Errata Corrige eseguire i brani in studio. Quel sound romantico assimilabile a quanto fatto dai connazionali Celeste e debitore sicuramente anche dei classici inglesi viene così rispolverato e “rivive” nel 2015 più pulito e non meno affascinante. L’incipit “Viaggio di saggezza” funge da introduzione con quei ricami che sembrano trasportare in Italia certe suggestioni care ai Genesis del primo periodo con Anthony Phillips, tra arpeggi acustici, flauto, clarinetto e armonie vocali e che donano un alone di magia simile agli affreschi più fiabeschi dei Gentle Giant. Già, perché gli Errata Corrige appartengono a quella schiera di gruppi che puntò per i testi, come gli stessi musicisti rimarcano, non sull’impegno sociale, ma su racconti fantasiosi, cosa molto criticata dai detrattori del progressive. Ma badiamo al sodo e notiamo come una delle caratteristiche dei brani del disco, oggi come allora, è che tutti iniziano in maniera molto delicata, con gli strumenti acustici a creare inizialmente delle ballad pacate, tra reminiscenze folk e classicheggianti, dando vita ad un’atmosfera pastorale davvero suggestiva. Gli sviluppi e l’entrata degli strumenti elettrici portano poi a dinamiche e a quelle variazioni ritmiche e di umore tipiche del rock sinfonico e così i musicisti possono mostrare le loro capacità, tra validissimi assoli e abili intrecci. Il romanticismo all’italiana viene così filtrato attraverso le basi dei grandi protagonisti britannici, con richiami ai citati Genesis, ma anche ai primi King Crimson e ai Barclay James Harvest. Ad arricchire il quadro timbrico, inoltre, si segnala la presenza di ospiti al violoncello, al corno francese, all’oboe, alla tromba, al sax e al clarinetto. La composizione “simbolo” è sicuramente quella intitolata “Del Cavaliere Citadel e del drago della foresta di Lucanor”; dura quasi dodici minuti e spicca l’ariosa e illuminante parte centrale, molto epica, che riprende alla grande gli insegnamenti dei Genesis di “The fountain of Salmacis”. La chicca finale inclusa nel DVD è rappresentata da una bella versione della crimsoniana “Cadence and Cascade” (con testo in italiano), che va a rimarcare ulteriormente come una delle influenze che sta alle fondamenta della musica degli Errata Corrige sia da ricercare in un mondo sonoro particolarmente raffinato e alla ricerca della melodia, della dolcezza e dell’esaltazione del lato più romantico del prog.


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Peppe Di Spirito

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