Ascoltando per la prima volta la ristampa di "Allée des tilleuls", lp d'esordio degli E.S., ho avuto proprio l'impressione, a dispetto di quanto invece mi immaginavo, di trovarmi di fronte ad una musica non particolarmente impegnativa e sperimentale e, in effetti, per quanto sia presente in maniera più o meno rilevante una componente progressiva tesa a dilatare le canzoni e renderle maggiormente astratte e visionarie, le composizioni del quartetto francese formato dalla brava tastierista e cantante Ann Ballester, dal chitarrista e cantante Mimi Lorenzini, dal bassista Josquin Turenne Des Pres e dal batterista Jean-Francois Bouchet-D'Angely si orientano verso coordinate musicali strettamente rock-pop, con qualche evidente accenno verso influenze west-coast tipicamente californiane, avvalorate sia da inconfondibile gusto melodico tutto francese che da un marcato dinamismo jazz-funk, accostabile a gruppi storici come Weather Report, Return To Forever e Brand X. Il disco di per sè non è nulla di particolarmente originale o travolgente ma neanche affatto disprezzabile ed alla lunga distanza il disco riesce anche a coinvolgere con le sue atmosfere briose, le ritmiche incalzanti ed i bei dialoghi serrati fra sintetizzatore e chitarra.