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Mi voglio sbilanciare... anzi, non penso proprio di sbilanciarmi più di tanto se vi esorto ad acquistare l'album affrontando una ardua opera di ricerca e cedendo, per una volta con gioia, alle pretese monetarie degli importatori... A meno che il vostro unico amore non sia la musica Zeuhl! Sì, perchè sarete partecipi di un piccolo straordinario miracolo di sinfonicità attraverso i mille sentieri incantati di una musica alata, poetica e sognante, un piccolo microcosmo regolato dalla massima cura per ogni più piccolo particolare. Non c'è spazio per la malinconia, l'atmosfera che anima quest'album è semplicemente da incantesimo; non a caso il titolo, al di là delle ombre, indica che c'è spazio solo per pensieri luminosi e rilassanti. Ricco il dispiegamento di strumenti per la realizzazione di questo sogno sonoro: flauto, violino, Mellotron, piano, clarinetto e l'ubiquitaria 12 corde. L'artefice del sogno è in massima parte Robin Gaudreault il quale, oltre ad aver scritto la musica, ne ha curato la produzione, ottima, e suona altresì non meno di 5 strumenti. Fare paragoni con altri gruppi è inutile, oltre che dannoso, potrei dirvi Genesis come indicazione sommaria, ma a questo punto non voglio aggiungere altro.
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