Home
 
FOSSIL Fossil Poseidon 2003 JAP

Il chitarrista Hikaru Sekine, in arte Fossil, in perfetta solitudine ha composto, eseguito, registrato e prodotto questo CD uscito sotto l'egida Poseidon. Per fortuna il nipponico ha evitato certe pacchianerie insite in tante one-man band in ambito prog, che troppo spesso si perdono in cervellotiche sovraincisioni senza capo né coda, al culmine delle quali risulta smarrito un messaggio musicale decente: al contrario, il progetto-Fossil predilige tinte tenui e discrete, delicatamente arabescate dalle chitarre acustiche. "Upper Stream" e "8*7=56 (Recitative)" giocano con morbidi arpeggi che rimandano a Mike Oldfield e ad alcuni interludi genesisiani; "Noble Fish Jumping" rivela amore per lo Steve Hackett di "Bay of Kings" e "Momentum", condito con un minimalismo sempre garbato, cosciente. L'andamento circolare caratterizza anche un pezzo decisamente riuscito, ovvero "Crescent": alla chitarra che, come di consueto, agisce in punta di piedi, si uniscono lente note di flauto che, riverberandosi, via via si perdono, fino a creare un bell'effetto mistico-meditativo, estremamente rilassante. Troviamo riflessi canterburiani, poi, in "River Bank Cyclist", con dei vocalizzi molto à la Wyatt, e in "Tea Ceremony", che fin dal titolo riecheggia i Gong: le manipolazioni dei volumi rendono bene quell'atmosfera di space music cara a Daevid Allen & soci. Vero è che intorno alla metà del disco subentra un tantino di noia, complici alcune tracce non proprio concise nelle quali al Sekine viene il fiatone: ad esempio non tutti gli oltre nove minuti - segnatamente quelli centrali - di "Wavering Life, Weaving Lines", pur fra discrete costruzioni armoniche, sono così indispensabili. Bene, invece, "A Current in the Vein" con la sua ritmica saltellante, a mo' di Gentle Giant, contrappuntata dalle distorsioni in sottofondo della chitarra elettrica, e convince pure il malinconico languore di "Autumn Rain". Fossil sfrutta dunque il silenzio come parte integrante del fare musica; i risultati gli danno ragione allorché le idee sono espresse in forma stringata, un po' meno quando allunga il brodo. Comunque già adesso ci si può ritenere abbastanza soddisfatti.

 

Francesco Fabbri

Italian
English