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FAVERAVOLA La contea dei cento castagni Lizard 2007 ITA

A volte la copertina di un disco fa già capire tutto. Prendiamo quella de “La contea dei cento castagni”: paesaggio fiabesco e un po’ bucolico, un castello all’orizzonte, alberi dalla forma umana, piccole fate ed un cavaliere pronto a seguire un sentiero. D’altronde è arcinoto che il fantasy tolkieniano è sempre stato una fonte di ispirazione per molti musicisti che si sono avventurati nel prog. I Faveravola esordisco con questo conept-album inevitabilmente fiabesco e, pur mantenendo certi cliché tipici di certo rock sinfonico, riescono a raggiungere un risultato molto buono. C’è tutto ciò che un appassionato del genere adora: quel romanticismo un po’ genesisiano, un po’ mediterraneo e un po’ medievale, quelle melodie calde tipicamente italiane (anche il cantato è in madrelingua), quelle combinazioni strumentali che vedono intrecci e solos epici, un’atmosfera costantemente incantata, accenni di folk con piacevoli momenti acustici, quelle sonorità vintage che vedono accanto all’utilizzo della classica strumentazione rock anche flauto e violino. I brani sono costruiti elegantemente e si vede che sono eseguiti da musicisti navigati (attivi dagli anni ’70, ma solo da poco approdati ad un nucleo stabile che ha potuto finalmente fare il suo debutto), bravi ad ammaliare a volte con impasti elettroacustici di ampio respiro, a volte con semplici e dirette melodie, a volte con affascinanti contaminazioni di rock e classica. Un difetto, comune a molti gruppi italiani come noto, è un cantato non sempre all’altezza, anche se in una traccia troviamo un ospite d’eccezione che risponde al nome di Aldo Tagliapietra. Su questa colonna sonora la band racconta la sua favola, con passione, con umiltà, con trasporto. E ci coinvolge in una sorta di viaggio spazio-temporale verso un passato musicale che ha affascinato non pochi appassionati di progressive rock. Potete dire quanto volete che è una proposta retrò, quando la qualità è così elevata la cosa migliore e ringraziare con un caloroso applauso.

 

Peppe di Spirito

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