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ALESSANDRO FARINELLA Momo BTF/AMS 2008 ITA

Uno degli album italiani che suscitò molto interesse all’inizio degli anni ’90, quando si cominciava ad assistere ad un incremento di produzioni e di interesse in campo prog, è sicuramente “No more rhymes but Mr. Brainstorm”, unica opera dei Theatre. Questo lavoro ottenne un discreto seguito e tutt’oggi si trovano molti appassionati e addetti ai lavori che vi sono particolarmente legati. Immagino, quindi, il piacere che costoro avranno avuto alla notizia che uno dei protagonisti di quella band, il tastierista Alessandro Farinella, dopo ben tre lustri, pubblichi un album solista. In quindici anni il musicista non è proprio stato con le mani in mano: si è laureato in storia della filosofia e ha collaborato con diverse Università, continuando a lavorare a progetti riguardanti l’ambito dei suoi studi, ha studiato jazz, composizione ed armonia, ha realizzato colonne sonore per cortometraggi e documentari, ha persino suonato dal vivo insieme al chitarrista Silvio Masanotti (chi lo ricorda con i Tale Cue?) un arrangiamento ridotto per piano e chitarra di “The lamb lies down on Broadway”. Ed ecco che oggi arriva “Momo”, un cd che riprende appieno il percorso appena tracciato dai Theatre; un percorso fatto di Genesis, di rock romantico, di grande raffinatezza, di parti strumentali ben curate ed eleganti, di intriganti solos, di new-prog à la Marillion/IQ e di melodia diretta e non banale, che può persino ricordare le cose migliori dell’Alan Parsons Project. Farinella, oltre a suonare le tastiere, si impegna alle parti vocali e, occasionalmente alle chitarre. Lo accompagna il fido Masanotti, anch’egli alle chitarre e che figura come arrangiatore, mentre tra gli altri musicisti intervenuti spicca il nome di Roberto Gualdi alla batteria. Abbiamo quindi una proposta musicale ben delineata, presentata, inoltre, con un contorno di tutto rispetto, a partire dall’artwork in confezione vinyl-replica tipico della BTF e proseguendo con il concept su Momo, il principio della discordia. L’album non è affatto male, ma bisogna anche ammettere che oggigiorno, a differenza di quindici anni fa, prodotti di questo tipo e di tale qualità ce ne sono davvero a bizzeffe; fatto sta che potrà far scendere la lacrimuccia a chi ha vissuto direttamente il prog all’inizio della scorsa decade…

 

Peppe di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

ALESSANDRO FARINELLA Road to Damascus 2012 
THEATRE No more rhymes but Mr. Brainstorm 1993 

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