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FANCYFLUID The sheltering sea Musea 1995 ITA

...E siamo al terzo album! Il gruppo torinese, che talvolta pare identificarsi col vocalist Fabrizio Goria, ma che pure conserva altri due membri della formazione originaria, conferma la svolta che effettuò al momento del secondo album ("King's journey"), pur distaccandosi tuttavia un po' anche da quest'ultimo. Il primo disco presentava un tentativo d'imitazione marillioniano, abbastanza goffo in certi momenti, ma si era nel 1990, tutto sommato, mentre il secondo prendeva un po' le distanze da ciò presentando un lavoro elaborato e ricco di sonorità, nonché di buona ispirazione. "The sheltering sea" contiene 10 canzoni che, nel loro assieme, non vanno a formare un concept, ma che hanno però in comune il filo conduttore di essere ispirate dal mare, o comunque da storie di mare ("Achab"). C'è anche da dire che l'album mi sfagiola un po' meno, rispetto al precedente: i motivi risiedono essenzialmente nella minor ricchezza degli arrangiamenti ma, d'altra parte, "King's journey" era il disco di un gruppo incompleto, che dovette avvalersi di numerosi ospiti e che pose più l'accento sulla resa in studio del lavoro piuttosto che su quella, eventuale, live. Adesso i FANCYFLUID sono di nuovo un gruppo completo e, pur non rinunciando ad un'accurata produzione, vogliono altresì far in modo che che questo sia proprio un album dei FANCYFLUID, senza ricorrere eccessivamente ad interventi esterni. Tutto ciò non toglie comunque che alcuni brani risultino un po' piatti ed uniformi, ma dopo tutto, come contraltare, altri pezzi, come "Moonclimbing" o "Maelstrom", lasciano ampio spazio ad ottime parti strumentali, o comunque con delle buone tastiere in primo piano suonate sempre dall'ottimo Sandro Bruni. La sufficienza viene guadagnata con buon anticipo sulla fine del CD.

 

Alberto Nucci

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