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GRAVITY TREE Life or dessert autoprod. 1999 USA

"Life or Dessert", disco d'esordio dei Gravity Tree, è stato pubblicato e distribuito autonomamente ormai quattro anni fa però dubito fortemente che abbiano ricevuto un minimo d'attenzione, almeno qui in Italia, in grado perlomeno di attirare l'attenzione di qualche anima gentile... pazienza, non è mai troppo tardi, soprattutto in vista di un'imminente uscita prevista per la fine del 2003 del loro secondo disco. I Gravity Tree, il cui nucleo è composto dal batterista e tastierista Alan Nu e dal chitarrista-cantante Linc, hanno effettivamente bisogno di un minimo di supporto vista la brillantezza della loro proposta musicale: i due simpatici musicisti in questione sembrano possedere una particolare predisposizione verso libertà musicali ed espressive prive di qualsiasi costrizione ed inevitabilmente questo atteggiamento positivo si traduce in una serie di brani difficilmente inquadrabili. Per rendere vagamente un idea dei contenuti di "Life or Dessert" accosterei il rock dei Gravity Tree ad una forma energica di RIO, sia per la sua estrema ricercatezza melodica e ritmica che per certe inquiete soluzioni avant garde (da sentire lo spettrale folk elettroacustico di "Harmonic Indulgence"), oppure si potrebbe citare il nome di Zappa come uno dei punti di riferimento principali dei Gravity Tree, un'influenza artistica rintracciabile nel generale clima di beffarda e provocatoria sperimentazione. Insomma, in questo bel dischetto convivono in allegria rock'n'blues, jazz, rumorismo estremo (il breve intro iniziale "Tender Shoot" potrebbe quasi essere stata scritta dai Butthole Surfers!), i Rush ed i Police (ascoltare la sezione ritmica e certi riff di chitarra), i Primus (o piuttosto i Laundry...) ed infine una serie di bizzarre melodie e strambi ritornelli strizzacervello da antologia. Sia chiaro, non vorrei far passare questo disco per un capolavoro, eppure mi pare davvero che rispetto alla maggior parte dei gruppi esordienti (ed autoprodotti) ascoltati di recente i Gravity Tree siano realmente in grado di fare la differenza.

 

Giovanni Carta

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