Ogni volta che mi capita di ascoltare un disco simile al cd d'esordio dei Green rimango sempre un po' perplesso, per non dire sconcertato: nel nostro caso, per esempio, i Green sono stati presentati come autori di un progressive rock melodico: sarà, per quanto mi riguarda questi quattro ragazzi toscani hanno l'AOR nel sangue e "Life" di progressive avrà giusto qualche manciata di secondi. Qualche riferimento illustre è piuttosto marcato, se i Rush ogni tanto fanno capolino nei momenti più rockeggianti l'ingombrante influenza degli ultimissimi Pink Floyd (e quella ancora più pesante dei Dream Theater) si fa sentire nelle molte, succose e zuccherose, ballate presenti nel disco. I ragazzi con gli strumenti ci sanno fare, la produzione del disco è professionale ed alcune canzoni sono piuttosto ben fatte. A questo punto è inutile tirare questa recensione per le lunghe, se amate il rock radiofonico di stampo americano caratterizzato da ampi cori, atmosfere ariose ed un attitudine generale estremamente positiva questo cd è decisamente un buon acquisto... altrimenti, se volete soddisfare con urgenza i vostri capricci progressivi, ignorate tranquillamente "Life".