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Cosa devo dirvi...? Che l'album non è bello? Direi una bella stupidaggine. Che mi ha invece fatto impazzire? Questo è un po' esagerato... La verità indiscussa è che i Gerard sfornano un nuovo album, il quinto (più uno a nome Toshio Egawa's Gerard) nonché il secondo dopo l'ultimo assestamento di formazione, ovvero l'ingresso nel gruppo del vocalist canadese Robin Suchy, il quale stavolta non è che fornisca un apporto incredibile, dato che l'album è in gran parte strumentale. L'inizio è affidato alla title-track che promette, e mantiene, scintille. Il Prog che stavolta i Gerard ci propongono è molto potente e pompato, col solito grande bombardamento di tastiere che, anzi, in questo caso hanno ancora più spazio di prima, visto il limitato uso del cantato. Si tratta di un tipo di musica che non può non entusiasmare al primo ascolto, ma che alla lunga può risultare pesante e un po' dispersiva; fortuna che il gruppo ha avuto l'intelligenza di limitarsi nel minutaggio. In sostanza un buon cd, ma ci auguriamo cambiamenti in vista i prossimi lavori...
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