Gli album di questa band non li troverete nella sezione Progressive del vostro negozio Prog di fiducia, anzi... è probabile che dobbiate anche cambiare negozio per trovarli. Cercate sotto le voci dark, new wave e industrial e forse lo troverete, ma non temete: si tratta di Prog sinfonico bello e buono. Specialmente se amate i Devil Doll o i primi Landberk, questo gruppo fa per voi. Le atmosfere iper-rarefatte attraverso le quali si snodano le progressioni sinfoniche di questi musicisti (credo siano addirittura in nove... ma le note di copertina -praticamente assenti - non aiutano). Un violino cupo fa da filo conduttore alle melodie maestose in cui si producono a tratti, alternate da apparentemente inspiegabili minuti di quasi silenzio. Certo è che quando tali melodie salgono di tono e accelerano i battiti vengono raggiunti momenti di Prog sinfonici allo stato puro che riescono ad incantare e a tenere incollati alle poltrone l'ascoltatore. Peccato che tutto sia molto rarefatto e che di 28 minuti se ne potrebbero selezionare poco più della metà senza perdere alcunché, ma il gruppo è strano, molto strano, a partire dal nome: se queste stranezze comportano l'ascolto di siffatta musica, ben vengano.