Sotto questo curioso monicker si nasconde l'estro, poco creativo in questo caso, di Pål Søvik, leader dei Fruitcake, nonché figura storica del Prog norvegese. Pål ci propone uno hard rock molto grezzo con tanto di Hammond e riff alla Mountain dalla struttura molto elementare e volutamente retrò. Non mancano degli spunti che ricordano più da vicino i Fruitcake stessi, con i loro giocosi ritornelli dall'andamento saltellante e a volte qualche stralcio più canonicamente Prog eseguito in maniera quasi scolastica. I fraseggi si susseguono nel tempo in maniera scandita in questo album privo di coralità che ci fa rivivere i Fruitcake nella loro versione più grossolana.