|
GROOVECTOR |
Ultramarine |
Mellow |
2000 |
FIN |
|
Non c'è bisogno di molte cose per fare un buon disco di Prog, né c'è bisogno di bombardare l'ascoltatore di suoni ridondanti, apocalittici, che ti riempiono le casse dello stereo. I finlandesi Groovector con questo piacevolissimo dischettino ce lo dimostrano, mettendoci a disposizione un Prog che, come primo termine di paragone, mi fanno venire in mente immediatamente i Rousseau, dato il ruolo predominante che rivestono flauto e tastiere, il carattere delicatamente canteburyano (stile primi Camel) e l'assenza del cantato che, mai come in questo caso, non provoca alcuna nostalgia. Il cd include 7 brani di durata piuttosto elevata che culminano nei 16 minuti della conclusiva "Elegie"; la musica è in costante equilibrio tra melodia e intricatezza, ove la seconda non esclude la prima. Come detto il flauto è lo strumento che ha il ruolo predominante, essendo posto in primo piano lungo praticamente tutto l'arco dei 64 minuti dell'album; certo il disco può risultare noioso se cercate atmosfere d'effetto, larghe aperture di Mellotron o simili, assoli mozzafiato... in pratica vi dovrete accontentare di Prog delicato, quasi soffuso ancorché vivace, in cui sembra che i musicisti siano i primi a divertirsi, piuttosto che pensare innanzi tutto ad offrire un prodotto commerciabile.
|
Alberto Nucci
Collegamenti
ad altre recensioni |
|