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GOLGOTHA |
Symphony in extremis |
Progressive Records |
1993 |
UK |
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Tre anni dopo il CD d'esordio, Karl Poster, alias GOLGOTHA ci ripropone altri 40 minuti della sua musica iper sinfonica, talvolta stucchevole e vuota, altre esaltante e maestosa. Non ci sono vie di mezzo: o si apprezza entusiasticamente questa musica, o si rimane disgustati. A differenza del primo album, tuttavia, si denota un recupero della dimensione "canzone": sono maggiori le parti cantate e la musica è usata come accompagnamento ad esse più che in passato. Questo comporta un maggior equilibrio compositivo, ma non si può dire di arrivare a livelli eccelsi. Ci sono momenti in cui l'ascoltatore si gusta davvero passaggi sinfonici possenti e sostenuti, sia dal punto di vista della ritmica, che della qualità vera e propria della musica. Molti altri passaggi però, specialmente quelli in cui di più interviene il cantato, risultano poco interessanti e... goffi. Giudizio finale: piace a chi piace.
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Alberto Nucci
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