|
GALLEON |
Lynx |
VF |
1993 |
SVE |
|
Questo "Lynx" dei GALLEON contribuisce a rinforzare il buon momento del progressive svedese; ci troviamo di fronte ad un lavoro di 63 minuti decisamente buono. I GALLEON sono 3 e suonano un Prog piuttosto leggero ma sicuramente piacevole. Abbondanti tastiere dominano la scena; la chitarra è poco solista ma puntuale; la sezione ritmica dignitosa. PENDRAGON e U2 sicuramente i loro riferimenti principali. Il CD si apre con "Untouchable" che è esattamente in stile GALLEON. Si prosegue con "The storm" e "On the North...": entrambe variano portandoci da delicate atmosfere di tastiere a ritmi più sostenuti dove il giro di chitarra e il cantato sono inconfondibilmente in stile U2. A proposito del cantato, Göran Fors non possiede certo una voce da ricordare, ciononostante le parti cantate sono frequenti e ottimamente collocate nella melodia del pezzo in modo tale che il esse risultino molto piacevoli. "Eternal shadows" è un pezzo che ci fa vagamente ricordare che gli ABBA erano svedesi... (sì lo so che vi state sentendo male!). A seguire la suite di 14 minuti "Submission", chitarra acustica come intro prima di lanciarsi in una specie di "Disco-music Prog" (...altro terribile mal di pancia!!!) con un motivetto accattivante da discoteca di Stoccolma. Il pezzo si perde poi in melodie varie che non lasciano segno. "Wild ocean" è un pezzo tranquillo che ci introduce ai 2 pezzi forti dell'album. "News", molto marillioniana nel suo incedere e nel suo crescendo, non potrà non farvi ricordare "Grendel". La chitarra purtroppo non è quella di Rothery ma non importa, il pezzo è pieno di validi spunti. Da ultimo un piccolo gioiello: per la gioia di molti, la superpendragoniana "Flying high/Epilogue" vi farà riassaporare le affascinanti melodie di "The world". In conclusione direi un ottimo esordio per una band così giovane (a giudicare dalla foto). Credo, a mio avviso, sia un CD da acquistare per chi ama qualcosa che non sia necessariamente farcito di tempi dispari, cambi di tempo, Mellotron e via dicendo.
|
Emiliano Di Stasio
Collegamenti
ad altre recensioni |
|