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GHOST CIRCUS Cycles ProgRock Records 2006 USA/NL

Da una collaborazione nata via internet tra l'americano del Tennessee Chris Brown e l'olandese Ronald Wahle nasce il progetto Ghost Circus, portato avanti come duo a distanza tra i due musicisti che si spartiscono equamente il lavoro (voce, chitarra, basso e tastiere per Chris, tastiere, batteria e chitarra ritmica per Ronald) per un album costituito da 9 tracce contraddistinte da un Prog rock impregnato di tentazioni metal e dall'approccio diretto e moderno. A dire il vero a parlare di Prog è soprattutto il nome della label che ha pubblicato questo lavoro, dato che nella musica che qui è dato di apprezzare si possono giusto avvertire influenze vaghe degli ultimi Porcupine Tree, Marillion o Spock'sBeard, in favore di un rock senza tanti fronzoli che presenta punti di contatto con artisti come Vai, Tears for Fears, Bowie… eccetera… eccetera… eccetera. In effetti si può parlare più esattamente di AOR, pur con qualche atmosfera e ritmica più complessa qua e là e, soprattutto, con un'ecletticità che va sicuramente a merito del duo. Pur presentando l'album un'unitarietà di atmosfere e mood, è tuttavia difficile trovare una canzone con gli stessi connotati della successiva: se "The distance" sembra pagar pesante debito ai porcospini da "Signify", ecco che la successiva "Accelerate" ha caratteristiche ritmate tipicamente da rock americano, con la chitarra protagonista di un assolo degno di nota, mentre la precedente ci porta decisamente in territori marillioniani ("Anoraknophobia" et al.), prima di sfociare in un pezzo dalle sonorità heavy, con una chitarra aggressiva e prepotente. Discreto il finale dell'album, con la strumentale "Send - Return", forse la cosa migliore del lotto, e la traccia finale ("Mass suggestion"), divisa in due parti, caratterizzata da melodie intriganti; troppo poco comunque per convincere all'acquisto chi da un album Prog cerca qualcosa di più.

 

Alberto Nucci

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