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ANN GAYTAN |
Emoi |
Carbon-7 |
2006 |
BEL |
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Suoni percussivi, cori etnici, digressioni di elegante jazz, inserimenti elettronici, tanta poesia, una ricerca continua di contaminazione… E soprattutto una voce soave, pulita, raffinata; la voce di Ann Gaytan; la voce di un’artista poliedrica, la voce di una cantante esperta. Queste le caratteristiche principali di “Émoi”, cd in cui troviamo dodici brani particolari, che non seguono una via precisa, ma nei quali troviamo proprio due costanti: l’incrocio continuo di stili diversi e questa ugola suadente. Escono fuori una forza espressiva impressionante, un disco sui generis costruito alla perfezione, una classe notevole. La personalità e la sicurezza mostrate dalla cantante belga ci colpiscono immediatamente, con un’abilità interpretativa che le permette di passare da canzoni moderne al jazz, dalla melodia francese ad immersioni canore in una musica senza confini. Scordatevi il progressive classico, qualsiasi sia il significato di “classico” che possiate intendere. Qui si passa da composizioni dal sound campionato e dai testi declamati con energia a frangenti in cui si avverte chiaramente l’amore per la chanson française della Gaytan, dalla libertà con cui viaggiano molteplici strumenti, spesso guidati dalla sezione ritmica ad un jazz-rock originale nelle sue evoluzioni, da teatralità a incursioni in qualcosa che si può avvicinare alla musica classica e/o da camera con gli archi in bella evidenza. Un lavoro sufficientemente articolato, diverso, intelligente, carico della passione di una bravissima artista. Tutti elementi che mi spingono a consigliarvi di provarlo.
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Peppe di Spirito
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