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Dopo un primo album caduto ben presto nel dimenticatoio (giustamente, aggiungerei), almeno dalle nostre parti, il bassista dei Pendragon ci riprova aggiustando il tiro. “A vision of angels” presenta innanzi tutto un minor numero di musicisti nella lista dei credits (tra gli altri Ian Salmon, Nick Barrett e l’onnipresente Clive Nolan) ed un maggior minutaggio di molti brani. La musica è sempre orientata maggiormente verso il pop, pur in presenza di atmosfere meno minimali e più espanse, ma quel che surclassa il lavoro precedente è proprio è proprio la qualità musicale. Probabilmente il fatto che in questo lavoro i musicisti abbiano partecipato tutti a buona parte della realizzazione, fa proprio sì che non si tratti di una semplice collezione di interventi, dando più spessore e rendendo convincente il risultato finale. Non parliamone come di un gran bel disco, per carità: si tratta di un buon prodotto che si ascolta volentieri. Se amate i Pendragon, il passo non sarà poi così lungo, anche se le atmosfere sono più pacate e riflessive.
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