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AMEDEO GIULIANI Il viaggio di Chinook Music Force 2021 ITA

Amedeo Giuliani, pescarese classe 1975, cresciuto con una passione verso i cantautori e quindi influenzato dai vari De André, De Gregori, Branduardi, Dylan e Cohen, pubblica nel giugno del 2021 il suo nuovo album intitolato “Il viaggio di Chinook”. La sua musica è inevitabilmente legata agli artisti citati, con canzoni i cui testi sono fondamentali e scritti in collaborazione con il poeta Cesare Zarbo. Ma la proposta di Giuliani non è esattamente incentrata su brani musicalmente “poveri”, anzi, la ricerca degli arrangiamenti da parte del suo collaboratore e polistrumentista Adriano Guardino denota una ricchezza ed una brillantezza che può fare questo prodotto appetibile ad un’ampia varietà di ascoltatori.
Man mano che scorrono le tracce del cd può facilmente venire alla mente la collaborazione De Andrè - Premiata Forneria Marconi, con quelle melodie tipiche da cantautore che si sposano ad un contesto più rock, energico e dinamico, con qualche inflessione latina di tanto in tanto (“Luna cubana” in particolare). Non solo, alcune sequenze strumentali, se non possono essere esattamente etichettate come “prog”, presentano comunque elementi a questo assimilabili. Pensiamo a “Il casellante”, in cui organo, pianoforte, flauto (che non risulta tra i credits, ma che nemmeno sembra campionato) e chitarra elettrica offrono un bel romanticismo; “Figlio di un’idea” con il cantato scanzonato un po’ à la Gaber/Lolli, ma anche con arrangiamenti musicali orientati tra il medievale e il barocco; le belle atmosfere chitarristiche di “Codice a barre”; o le sensazioni malinconiche della conclusiva ballad pianistica “Vorrei vedere il mare”. Qua e là, inoltre, la vivacità e i suoni della chitarra elettrica, possono anche ricordare certe cose più leggere di Mark Knopfler e dei Dire Straits. In sintesi un bel disco, di base cantautorale, come detto, ma anche prodigo di piacevoli sorprese strumentali.



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Peppe Di Spirito

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