Gli Hideous Sun Demons nascono inizialmente come band per il tour di David Lee Roth a supporto del cd “Diamond Dave”. La line up del gruppo è estremamente interessante ed è formata da Toshi Hiketa alla chitarra, James LoMenzo al basso e Ray Luzier alla batteria. I tre personaggi hanno esperienze come session men e come insegnanti (al GIT, alla Scuola di Musica di Osaka e al PIT) e queste esperienze nel cd si sentono tutte. Infatti identificare un preciso genere per questo lavoro omonimo è alquanto difficile. Sicuramente i lavori di Liquid Tension Experiment, Niacin e Bozzio Levin Stevens possono richiamare le basi su cui la band ha costruito il suo lavoro, personalmente però trovo limitante la sequenza di nomi suggerita anche nel press kit della Magna Carta, perché ho scovato tanti stili, tanti generi e tante idee in questo cd che mi riesce difficile rintracciare per forza delle radici o degli stili definiti e definitivi per la musica proposta. I richiami ai gruppi citati poco sopra sono relativi alla predisposizione dell’ascoltatore a fossilizzarsi su preconcetti e stilemi progressive: qui non troverete suite o mellotron, tuttavia potreste trovare più spirito prog in un minuto di questo cd che non nell’ultimo intero cd degli IQ. Sicuramente ad esempio il richiamo a certe più o meno recenti produzione di David Lee Roth o lo stile chitarristico di Hiketa vicino ad un certo Steve Vai è innegabile. Un unico consiglio però mi sento di darvi: se cercate sonorità di stile prog romantico, state alla larga dagli Hideous Sun Demons.