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HOPE TO FIND Still constant autoprod. 2009 TUR

Al cultore attento fa sorridere lo scetticismo con cui molti album e artisti vengono accolti soltanto perché provenienti da paesi “esotici”, diversi da quelli anglofoni, dalla nostra Italia o dalle vicine Francia e Germania. Questo atteggiamento fa sì che si tendano ad ignorare belle realtà e a esaltarne altre non altrettanto valide. Prendiamo il caso di questi Hope to Find: provengono dalla Turchia e hanno pubblicato questo mini cd di quasi mezz’ora che è praticamente passato inosservato. Eppure, sono assolutamente certo che qualsiasi appassionato di prog-metal potrebbe anche uscire pazzo per i contenuti del lavoro. I sette minuti del brano di apertura “The Grand Opening” sono magistrali: un prog-metal decisamente ben fatto, un intermezzo delicato nella parte centrale, con piano in bella evidenza, seguito da un crescendo che riporta alla potenza iniziale, il tutto condito da belle melodie. “Walking walls”, invece, inizia con trame più delicate caratterizzate da tastiere in primo piano e chitarra arpeggiata, ma è prontissima a netti cambiamenti che permettono di spingere sia su un sound potentissimo e veloce, sia su intrecci strumentali di squisita fattura. Più epica, invece, “Witness of happiness”, ricca di stravolgimenti ritmici e che presenta persino qualche spunto vagamente à la Yes, mentre “City soul” porta a conclusione il cd col suo andamento trascinante, guidato da una chitarra agile che inventa in continuazione sugli ottimi sfondi di tastiere. Come spesso accade in dischi orientati al prog-metal si avverte in maniera netta la componente stilistica derivante dalle esperienze dei classici Dream Theater e Queensryche, ma questa band turca è riuscita davvero a creare quattro gemme che possono regalare un sorprendente e piacevole ascolto per gli amanti del genere.



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Peppe Di Spirito

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