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IN NOMINE Mutatis mutandis Musea 2000 SPA

Ho ascoltato con piacere (...e con un bel po' di ritardo rispetto alla effettiva uscita, lo ammetto) questo ottimo disco degli spagnoli "In Nomine". Sia il nome del gruppo che il titolo del cd sono in latino, ma non c'è nessun parallelo artistico con in caserecci Deus Ex Machina: i testi sono tutti in inglese e la musica non ricorda nemmeno lontanamente gli Area (principali ispiratori dei DEM). In questo caso siamo di fronte ad un new prog di matrice anglosassone molto ispirato con dei bellissimi assoli di chitarra elettrica che non possono non ricordare i Pendragon. La voce del cantante (e batterista) Leonardo Perez è molto calda e armonica, e richiama alla mente alcune melodie vocali dei Cast. Lo spazio lasciato alle tastiere è un po' troppo marginale dato il genere della musica, ma la chitarra riempie bene ogni angolo oscuro. Da notare la presenza come ospite in un brano del grandissimo Jesus Filardi (leader dei Galadriel), inserto davvero adatto alla struttura e alla melodia del pezzo in questione. D'altronde si riconosce in alcuni passaggi l'ispirazione diretta del gruppo di Filardi, soprattutto nella seconda canzone "No deal" (nella quale sono presenti anche molti cori alla Yes). La traccia numero tre ("Spiritless fellow") invece deriva direttamente da certe armonie degli americani Enchant. In definitiva siamo di fronte a un gruppo molto derivativo (non per nulla li ho accostati a cinque gruppi differenti in questa recensione), ma che ha imparato molto bene la lezione dai maestri, riuscendo in più punti a essere molto personale e originale. Bravi.

 

Marco Lastri

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