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IXION Talisman autoprod. 2006 NL

La storia che sta dietro a questo concept album è molto stimolante, per un appassionato di fantasy o di fanta-storia… essa tratta di un talismano che, nel corso di secoli, passa attraverso le mani di vari personaggi storici e ne influenza le azioni. "Il talismano è molto antico, ma noi siamo in grado di seguirne le tracce solo agli inizi della 'storia moderna', al momento in cui giunge nelle mani di Giuda Iscariota…", così recita il ricco booklet a corredo del CD. Dopo di lui incontreremo anche altri personaggi come Re Artù, Cortez e Caterina la Grande, in una narrazione fantasiosa e ricca di idee.
Ixion, per chi non lo sapesse, è il progetto guidato dal multistrumentista olandese Jankees Braam, giunto al suo secondo album, che si contorna da musicisti e vocalist che includono numerosi nomi del bel mondo del Prog olandese, con vari vocalist che interpretano i vari personaggi, un po' alla stregua del connazionale Ayreon. A differenza di Ayreon tuttavia, non si può parlare né di Progressive metal né di rock opera per la produzione di Ixion, anche se si tratta comunque di un progetto ambizioso. Si tratta di new Prog melodico, un album di oltre un'ora suddiviso in 11 tracce che non presenta particolari vette creative, dal punto di vista musicale, che soffre un po' di una registrazione lontana dai grandi mezzi e dai grandi studi, ma che, lungo la sua durata, riesce a coinvolgerci piuttosto piacevolmente… specie se, come detto, si riesce ad entrare dentro la storia che viene narrata e a seguirla un poco. La miscela sonora è comunque ricca e abbastanza piacevole; i nomi che maggiormente vengono alla mente, per dare qualche riferimento, sono quelli dei Clepsydra, dei Marillion (periodo "Clutching at Straws") o, per le parti caratterizzate dal cantato femminile, degli ultimi Mostly Autumn. Difficilmente la ritmica subisce accelerazioni, mantenendosi su tonalità abbastanza quiete e melodiche, con liquide parti di chitarra, spesso con begli assoli, e orchestrazioni molto pulite; sono frequenti i momenti ricchi di pathos e di atmosfera che creano climi quasi di mistero o comunque molto drammatici. Insomma… un grazioso dischetto, sicuramente meritevole di una chance.

 

Alberto Nucci

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