Gli IVANHOE sono una band di metal prog tedesca che esordì nel 1994 con un buon CD intitolato "Visions and Reality" che io ho avuto il piacere di recensire. Chiacchierando con Andy Franck, cantante e leader carismatico della band, subito dopo la loro esibizione in occasione di Tramonti '94, egli mi preannunciò una svolta nella loro musica: la band avrebbe scelto tonalità meno metal cominciando proprio dal cantato. E così è stato... ma con quale risultato? La musica è diventata sicuramente più progressiva nel senso classico del termine (ammesso che si possa parlare di un senso classico) ma ha perso, a mio avviso, molta di quella freschezza e orecchiabilità che avevano contraddistinto il primo lavoro. Ci troviamo comunque di fronte ad un lavoro per certi versi più maturo essendo in qualche modo migliorati gli arrangiamenti e l'atmosfera complessiva dei brani. Quindi non si tratta né di un passo indietro né di un passo in avanti bensì... di un passo a lato! I brani componenti l'album sono 8 ed è superfluo indicare questo o quello essendo tutti più o meno di buon livello e tutti suonati sicuramente con buona tecnica personale. Direi che "Symbols..." è un CD da acquistare per chi apprezza il progressivo tosto e per chi ama Dalì, vista la bella copertina del CD che, come il precedente, rende omaggio al pittore spagnolo.