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KROMLECH La soledad de las sombras autoprod. 1999 MEX

Con tutta la buona volontà non riesco a vedere in questo disco qualcosa di più di... un buon disco... il che, tutto sommato, non è male. Il problema è che l'esordio dei Kromlech mi era stato presentato in modo quasi entusiastico (non mi riferisco solo a te, Raimondo!), preannunciandomi quasi un capolavoro. A dir la verità l'album è caruccio, gradevole, ma di certo non superiore a una media neanche troppo elevata. I 9 brani qui presentati, tutti strumentali, hanno il difetto secondo me di essere un po' troppo dispersivi: va bene inserire variazioni, cambi di tempo e d'atmosfera repentini, ma mi pare che i Kromlech girino attorno al punto senza mai raggiungerlo veramente, senza qualcosa che faccia appena inarcare il sopracciglio e dire "però...!"... e la qualità d'incisione non aiuta di certo. Molta buona musica, discrete atmosfere Prog-sinfoniche e molte melodie acustiche e delicate (sembra quasi un'opera minore di Anthony Phillips), ma poco di più.

 

Alberto Nucci

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