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KTL M.2002.E autoprod. 2002 ITA

Il gruppo sardo, che poi è la diretta emanazione della creatività del chitarrista Marco Angioni, pare aver fatto diversi buoni passi in avanti dal suo primo demo risalente a 3 anni fa. Questo CD autoprodotto, che contiene 6 tracce per un totale di 34 minuti, è sicuramente più apprezzabile quanto a direzione musicale e anche come realizzazione. Il genere proposto è assimilabile al Prog metal, ma senza esasperazioni: non si può parlare certo di soft rock, ma la musica è piuttosto ricca di variazioni e alti e bassi ritmici., specialmente in testa e in coda. Da segnalare appunto l'ottimo brano intitolato "Cronache dal basso futuro" che coi suoi 13 minuti chiude le danze, così come l'altrettanto ottimo "The screen" le aveva aperte una mezz'oretta prima. Il resto della musica proposta è un rock abbastanza energico, come detto, in cui viene ricercato il riff e la melodia vincente, riuscendoci forse solamente nel terzo brano, intitolato "Gli artigli della chimera". Un disco tendenzialmente commerciale, quindi? Non esattamente... o comunque non solo: è comprensibile come il gruppo cerchi di trovare il modo di emergere con qualche brano accattivante, e bisogna dire che lo fa con discreta ispirazione, ma, come detto, non mancano episodi in cui le ritmiche e le atmosfere si fanno un po' più complesse. Giudizio finale: da rivedere, ma i segnali sono positivi.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

KTL Spazio uno 1999 

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