Home
 
KAYAK Coming up for air AMH Recordings 2008 NL

Dopo un paio di concept album a dir poco epici, dall'impatto monumentale, il gruppo fa un passo indietro e torna con i piedi per terra. E' finito il tempo di sognare e di lasciarsi trasportare in alto dalle ali della fantasia! Sicuramente è difficile dare un seguito ad opere così ambiziose… e riuscire a mantenere le aspettative di un pubblico ormai abituato a progetti grandiosi, con concept importanti e tanti interpreti sul palco, è sicuramente una bella impresa. Il veterano Ton Scherpenzeel e soci, giunti al quinto album dopo la reunion, preferiscono non raccogliere il guanto di sfida e resettano tutto verso un disco di transizione. Abbiamo quindi un album di pure canzoni che guarda indietro verso "Night Vision". A pezzi potenti, semplici ma dallo sgargiante impatto pomp, guidati dalla maestosa voce di Cindy Oudshoorn (anche se le voci soliste sono 3 in totale), si affiancano quindi ballatone alla Boston, come la centrale "Undecided" che fa volare i nostri pensieri ad altri tempi in cui queste canzoni venivano puntualmente passate alla radio. E di canzoni melodiche ce ne sono tante, tutte dominate da voci ben impostate e teatrali, con arrangiamenti essenziali, ma trovo comunque il loro valore sicuramente trascurabile. Molto meglio quando si scelgono soluzioni a più voci, con intrecci come in "About You Without You", dagli intarsi pianistici alla Queen, o come nella successiva "The Mask and the Mirror", con i sui cori a cappella. Solo saltuariamente spuntano fuori gli imponenti tastieroni di Scherpenzeel, come nella traccia di apertura, l'energica "Alienation", forse la migliore del lotto, ma sono davvero pochi i passaggi di valore in questo album. Dai Kayak ti spetti sicuramente che quello che ascolti ti faccia divertire con la loro verve, la loro teatralità, la loro energia ed i toni volutamente eccessivi; in questo caso il divertimento manca e oltretutto i pezzi proposti, oltre a suonare decisamente demodè, non valgono sicuramente l'acquisto del CD. Spero che la band torni ad essere un po' più lungimirante e che questa sia soltanto un'occasione di riposo artistico. Riprovaci Ton!

 

Jessica Attene

Collegamenti ad altre recensioni

KAYAK Close to the fire 2000 
KAYAK Night vision 2001 
KAYAK Merlin, bard of the unseen 2003 
KAYAK Nostradamus, the fate of man 2005 

Italian
English