“Racconti strani”… Titolo evocativo, che fa venire in mente la mitica pubblicazione americana “Weird tales” e che subito richiama Lovecraft, mondi misteriosi, fantascientifici, brividi e immaginazione. Decisamente appropriato per la musica proposta da Richard Wileman e dal suo progetto Karda Estra… Anche in questo nuovo lavoro, infatti, siamo avvolti da quelle atmosfere classicheggianti e gotiche a cui il musicista britannico ci ha abituato con una serie di album splendidi. “Weird tales” continua, quindi, il discorso portato avanti ormai da diversi anni dai Karda Estra, con otto composizioni come sempre conturbanti, che affascinano per la loro natura eterea e per quelle venature oscure e intriganti di una proposta dark, ma senza eccessi. Le tastiere creano questi scenari da pelle d’oca, sinfonici, ma non pomposi, ben coadiuvate dal violino, dall’oboe, dal clarinetto e da altri fiati, che rendono ancora più elegante la musica. Aggiungiamoci anche il “vocalese” sempre affascinante di Ileesha Bailey, utilizzato con la giusta parsimonia, e la presenza come ospiti di Don Falcone e Bridget Wishart e direi che il tutto si delinea in maniera molto interessante. Ogni brano è ispirato a qualche protagonista di “arte gotica”, per così dire. Da “The whitestable host”, dedicata al celebre attore Peter Cushing, protagonista di numerosi vecchi film horror, fino a “There is no finished world”, tributo al pittore Andre Masson, sono citati libri, scrittori, quadri e persino l’universo. E la “colonna sonora” creata da Wileman è assolutamente perfetta, riproponendo in maniera fedele quell’aura di mistero e dalle tinte opache che ci si aspetta da un album così strutturato. La solita sicurezza. Quando inseriamo nel lettore un cd a nome Karda Estra sappiamo bene cosa aspettarci ed anche in questa occasione non possiamo minimamente rimanere delusi!