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LOGAN DWIGHT |
Logan Dwight |
PDU |
1972 (Akarma 2000) |
ITA |
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Ecco un altro tassello che si aggiunge nel mosaico delle ristampe del prog nazionale anni '70. I Logan Dwight si formarono nel 1972 ed incisero nello stesso anno un disco omonimo ed un singolo per poi sciogliersi entro breve tempo...ed è un vero peccato visto la buona proposta musicale proposta in questo disco. Di per se "Logan Dwight", lavoro dalla durata piuttosto stringata, solo trenta minuti di musica, è composto da sette brani discretamente al di fuori della tipica concezione sinfonica-psichedelica tipica di molti colleghi, se da una parte è presente una componente sinfonicaben rappresentata dall'introduzione di un'orchestra dall'altra spesso il gruppo si cimenta in interessanti disgressioni jazz-funky dal sapore vagamente americano. Sicuramente la musica proposta dai Logan Dwight è di buona fattura, piacevole e non troppo impegnativa all'ascolto, ma è pur vero che qualcuno potrebbe trovare l'intero lavoro forse un pò troppo leggerino ed un tantino controverso... se i primi tre brani, "Logan Dwight", "Moments Of Eternity", "Dawn" ed il brano di chiusura "Uncle Victor" rappresentano il lato più squisitamente prog del gruppo nei successivi tre brani la musica si orienta sensibilmente verso il blues ed il rock d'oltreoceano mantenendo comunque un livello più che dignitoso; particolarmente carino è il quinto brano, "Mary", una malinconica ballata che per qualche motivo mi ha riportato alla mente i primi New Trolls. Se è da rimpiangere forse un maggior impiego delle tastiere visto la presenza come ospiti d'eccezione di musicisti come Toto Torquati e l'ex Buon Vecchio Charlie, Sandro Centofanti, in compenso l'ascoltatore è compensato dalla presenza dell'eccellente vocalist Alex Ligertwood che qualcuno di voi lo ricorderà già cantante di Brian Auger e poi come frontman dei Santana! In definitiva "Logan Dwight" è un disco che farà piacere ai molti appassionati del prog tricolore e che merita di essere riscoperto ed apprezzato senza troppe rèmore o timori.
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Alberto Nucci
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