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LYNNE |
Wizard of the winds/When the gods slept |
Cyclops |
1998 |
UK |
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Doppio titolo (uno per il mercato americano e l'altro per quello inglese) per il sesto lavoro del norvegese Lynne trapiantato nello Yorkshire. Un grande lavoro a parer mio: l'autore riesce in questo disco a mischiare un bel set di generi, dal rock progressivo tout-court ad alcuni accenni di musica celtica, non senza una strizzatina d'occhio al folklore nordico e con una spruzzata di psichedelia metabolizzata. Da questo cocktail scaturisce un'opera ben matura e molto ispirata. L'ispirazione è stata data al musicista da un racconto fantasy (con lo stesso doppio titolo del cd) di Allan Cole e dà l'idea che il sentimento che ha provato Lynne nel leggerlo sia stato veramente sincero. Un bel disco, mai ripetitivo per la grande varietà di generi affrontata, in alcuni tratti è molto orecchiabile ma non banale. Forse si sente un tantino la mancanza di un batterista vero (infatti la batteria è programmata) che possa dare un impatto più diretto in certi pezzi (tutti in verità di lunghezza ben oltre la media, per un totale di 72 minuti!), però questo è voler cercare per forza un difetto in un'opera che di difetti, almeno a mio avviso, non ne ha proprio. Scusate se lo ripeto ancora ma vorrei che fosse ben chiaro: ci troviamo davanti ad un gran bel cd (è uno di quelli che ho più apprezzato negli ultimi tempi!).
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Marco Lastri
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