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LOTUS |
Vera o' flera |
SMA |
1975 (Duck Your Music 2004) |
SVE |
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La ristampa del secondo LP dei Lotus, archivia e chiude il cerchio della breve discografia di questo quartetto svedese in maniera un po’ brusca rispetto alle felici intuizioni contenute nell'omonimo primo lp pubblicato nel 1974, recentemente recensito sulle pagine di Arlequins. Uscito originariamente nel 1976 sotto una minuscola label, la SMA, "Vera O' FLera" risente pienamente dell'influenza della jazz-fusion allora assai in voga, per la realizzazione del secondo album i Lotus hanno orientato le loro energie ancora una volta verso la musica strumentale, ad eccezione del curioso e buffo brano di chiusura, "Fontanen". Se il disco d'esordio dei Lotus brillava per le contaminazioni folk-sinfoniche presenti in dieci composizioni di durata mediamente breve, "Vera O' Flera" trae ispirazione principalmente dai gruppi storici del jazz rock anni settanta, Mahavisnu Orchestra e Return to Forever su tutti, da questo punto di vista i drastici cambiamenti di line-up, con i soli Anders Lindvall e Claes Ericsson supertiti del primo album, hanno sicuramente avuto il loro peso sull'equilibrio musicale del gruppo. Rispetto al predecessore, "Vera O' Flera" è composto da soli sette brani, tutti piuttosto omogenei per quanto riguarda sonorità e stile: le canzoni, decisamente briose e godibili, creano un'atmosfera densa e sensuale, piuttosto raffinata nella sua facile fruibilità di fusion di maniera, ideale sottofondo per i momenti di massima rilassatezza... La prestazione tecnica dei musicisti, pur non essendo nulla di trascendentale, si mantiene su discreti livelli, in particolare fanno la loro bella figura il chitarrista Anders Lindvall ed il tastierista Claes Ericsson grazie ad alcune belle scritture per chitarra, synth e pianoforte, composte per brani come "Regn", "Konflickter" o "Till Jenny". Purtroppo certe forzature e leziosità sparse compromettono sensibilmente il gradimento generale di "Vera O' FLera", disco sicuramente apprezzabile ma anche un po’ troppo fine a se stesso, tanto da non andare molto oltre il semplice e divertente ascolto d'intrattenimento.
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Giovanni Carta
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LOTUS |
Lotus |
1974 (DuckYourMusic/ Mellotronen 2002) |
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