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LORD OF MUSHROOMS |
Seven deadly songs |
Lion Music |
2005 |
FRA |
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Secondo lavoro per il “Signore dei Funghi”. Gruppo francese, già recensito in queste pagine in occasione della prima uscita. E, come i precedenza, i ragazzi non si sono applicata abbastanza. Parlando di prog non è molto quello che esce dalle tracce del disco. Dall’avvio ci sono schitarrate rock, molto power, hard, a tratti metal, qualche accenno di metal prog con distorsioni al limite del decente. Il brano di avvio mi ricorda molto la colonna sonora di Graeme Revell per il film di animazione “Titan A.E”. Tutto lo sviluppo del CD rimane molto ancorato ai temi che col prog spartiscono cose marginali.
Nell’idea il lavoro dovrebbe essere un concept dedicato ai sette peccati capitali. In più, nel finale c’è una mini suite “Legend” divisa in tre movimenti per circa 12 minuti complessivi.
Qualche buon accenno musicale lo si trova nel quarto brano “Anger”, qualche cosina nel settimo “Lust” (ma mi si deve dare spiegazione del “Tunz-Tunz” di chiusura!) e l’avvio alla Rush di “Gluttony”. Poi c’è una ricerca piuttosto fastidiosa di un ritornello da cantare che sinceramente trovo proprio fuori luogo. Ad esempio nel primo brano.
La citata minisuite è totalmente in sapore Dream Theater (Awake), addirittura il secondo movimento “The Tempest” è spudorato. Le ritmiche, le chitarre, l’impostazione stessa del brano, fanno da fotocopia.
La voce di Julien Vallespi è totalmente identica dall’inizio alla fine del disco e si salva, per varietà, solo nella breve “Sloth” e in “Lust”, altrimenti suona “Trash/Grunge” per tutto il tempo.
Diffidate da chi vi elencherà i pregi di questo lavoro dicendolo riferito a Echolyn e Gentle Giant. Diffidate pure di chi vi dirà che il chitarrista si rifà al grande Goodsall dei Brand X e anche di chi vi dice che il cantante assomiglia a Chandler dei Jadis. Per me è un lavoro assolutamente superfluo. Chi volesse avvicinarlo si doti, comunque, di un buon antimicotico.
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Roberto Vanali
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